Un nuovo lavoro

Erano le una passate di notte, Ash si aggirava tra i tavoli del Virgin servendo clienti e prendendo nota dei vari ordini. Era stanco, voleva andare a dormire, ma non poteva, gli servivano i soldi per pagare l'affitto. Avrebbe tanto voluto vivere senza tutte queste responasabilita, ma di tornare dalle zie era escluso. Stanco piu che mai si lascio cadere sulla prima sedia vuota che vide. Tiro fuori le sigarette e ne accese una. Aspiro a fondo, la nicotina era la sola amica che aveva in quel istante. ''Chissa che fa John stasera'' penso tristemente ai suoi compagni ancora in Irlanda. Infondo era solamente un ragazzo di 17 anni, aveva bisogno di svagarsi un po. Lascio cadere la testa all'indietro, quando noto qualcuno avvicinarsi a lui. « Che vuoi ? » disse sbraitando all'individuo.

Zakk. Il giovane cantante arrivò avanti con un foglietto in mano... A quanto pare il ragazzo che poco prima cantava London Calling cercava un gruppo Interessante, dovrò iniziare a darmi da fare se voglio dar merda a mio fratello...
Il cameriere , che poso prima serviva ai tavoli, lo appellò, come se Zakk gli avesse rotto le scatole in un momento delicato. «Che voglio io? Ma che vuoi tu cazzo!» Non gli piaceva che gli parlassero con quel tono arrogante. Solo lui poteva farlo.

Ash si giro, era un cliente. Ora lo avrebbero licenziato di sicuro. Aveva combinato gia abbastanza casini durante il suo turno, ma piu cercava di stare tranquillo peggio era. Guardo il nuovo arrivato con il suo solito sguardo di disprezzo, ormai li veniva naturale, nemmeno lo faceva piu apposta. Aveva imparato guardare ogni cosa malissimo. Ash si calmo, fumo un altro po di sigaretta e lancio il mozzicone nel posaceneri sul tavolo li accanto. Si schiari la voce, ma gli usci rauca comunque, fumava troppo «Desidera? Le serve un tavolo signore?» gli disse impaziente. Si alzo di scatto e corse a prendere il vassoio. Era piu stanco di prima, a malapena si reggeva in piedi. E la cosa peggiore era che quando avrebbe finito il turno li doveva correre a fare il turno in un altro pub.

Zakk.
«Nono il mio tavolo ce l'ho già» facendo un cenno verso il posto dove era seduto fino a poco prima «Quindi calmino e rilassati che ormai a quest'ora non c'è più nessuno qua al Virgin... anche tu nuovo del posto eh?» dalla tasca tirò fuori una sigaretta e l'accese, aspirò a pieni polmoni, facendo pi fuoriuscire una densa nuvola di fumo bianco.

Ash si tranquilizzo, si guardo intorno. Era vero, era ormai vuoto. Ma la strega lo teneva ancora li fino alle 2, e mancavano ancora 40 minuti. Voleva solamente sprofondare in un soffice letto e dormir ein eterno. Non dormiva come si deve da un bel po ormai. «E chi si rilasserebbe con quella arpia dietro il bancone?» accese subito un altra sigaretta, e aspiro come fosse l'ultima siagretta. Butto la testa dinuovo all'indietro.

Zakk.
«Beh, c'hai ragione!» disse facendo un altro tiro di sigaretta e sedendosi al tavolo dove c'era Ash, mettendosi comodo e colpendo la sigaretta tenuta tra le dita con l'indice, fece cadere poi la cenere dentro il posacenere nero al centro del tavolino.
«Comunque io sono Zakk!» disse tendendogli la mano libera, quella sinistra.

Ash fece spazio al nuovo arrivato, almeno aveva un po di compagnia. Sapeva che non sarebbe stato li a lungo, la diretrice del localo sarebbe venuta a prenderlo per farlo sgobbare. «..Ash» disse poi in un tono di voce misero. Era troppo stanco per pensare. « Suoni vero? » disse spegnando la sigaretta e subito dopo accenderne una.

Zakk.
Il ragazzo fu sorpreso dalla domanda così improvvisa. «Non proprio...» fece un pausa «Canto.» disse questa ultima parola con un tono molto teatrale, spegnendo poi la sigaretta, ormai finita, nel posacenere.
«Anche se devo dire che da quando sono qui a Neverville non ne ho ancora avuta la possibilità... Te? Suoni qualcosa?» chiese tranquillo.

Ash fini di fumare anche quella sigaretta, butto anche quest'ultima nel posa cenere e rispose al ragazzo «Si suono qualcosina cosi .. » Ash era smepre stato modesto, sapeva suonare qualsiasi tipo di strumento musicale, e sprecava il suo talento lavorandod i notte nei pub. Guardo dinuovo verso il bancone, con la paura che la strega venisse urlando «Eh, come mai da queste parti a quest'ora?» chiese acido Ash sogghignando. Tiro fuori un altra sigaretta, l'accese e prese a fumare, sempre ocn lo sguardo fisso verso il bancone.

Johanna entro nel pub. Vide che il suo aiutante, quella mezza calzetta di Ash, stava parlando con un cliente, era Zakk, naturalmente. Da lontano, senti che il ragazzo le aveva dato della strega. Bene, stava proprio esagerando. Joh urlo «Ash, lo so che sei stanco, ma tieni duro dai! E veni a lavare questi biccheri.» Lo aiuto ad lavarli, pero, non sapeva per quale motivo, ma il ragazzo, proprio la odiava.

Ash alzo gli occhi verso il bancone. Fece cenno a Zakk, poi spense la sigaretta e si alzo «Agli ordini signora » dissi in un tono da ingrato. Raggiunse il bancone e guardo male Joh. «Quando finisco? » chiese in tono lamentoso questa volta.

Joh non sopportava quel ragazzo, e pure l' aveva assunto, nonstante tutto. "Certo, almeno potrebbe ringraziarmi" Quel Ash, si lamentava tutto il giorno, e proprio non lo capiva.

Ash si fermo, poso i bicchieri e la guardo Allora? Quand e che finisco? disse dinuovo, sputando nel lavandino.

«Finisci fra dieci minuti, ma scusa che sei venuto a fare qui se non ti va di lavorare?» La domanda e il comportamento di Ash la infastidirono, e anche parecchio.

Ash si femro dinuovo Scusa, ok? disse nel suo solito tono scontroso. Le si avvicino all'orecchio e mormoro in modo che quei pochi cienti rimasti non lo sentissero Sai benissimo che sgobbo tutte le notti di tutti i giorni. Anche tu saresti a pezzi disse quasi ringhiando. La sua voce faceva paura, cosi profonda e rauca per via del fumo.